Marcia della Pace a Maiori /FOTO
In tanti ieri pomeriggio hanno partecipato alla Marcia della Pace a Maiori, partita intorno alle 17,15 dal Corso Reginna.
In marcia molti bambini, ragazzi, giovani e adulti.
Tra i primi marciatori l’Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli, il sindaco di Maiori, il dott. Flavio Lotti, coordinatore della Marcia Perugia – Assisi, Antonio Armenante e tanti altri.
L’Arcivescovo ha introdotto la Marcia con l’invito a essere fratelli, ad essere uniti.
“Siamo qui, perché vogliamo la Pace, non vogliamo più vedere vittime, non vogliamo vedere stragi nel Mondo … c’è bisogno di speranza e la speranza ha bisogno di ciascuno di noi”
La Marcia è stata aperta da tanti bambini con in mano palloncini colorati, una grandissima bandiera con i colori della Pace, seguita da tante altre e cartelli che hanno richiamato il diritto di Pace.
L’ha fatta da protagonista, il Messaggio del Papa per la Giornata della Pace: “Non più schiavi, ma fratelli.”
“All’inizio di un nuovo anno, che accogliamo come una grazia e un dono di Dio all’umanità, desidero rivolgere, ad ogni uomo e donna, così come ad ogni popolo e nazione del mondo, ai capi di Stato e di Governo e ai responsabili delle diverse religioni, i miei fervidi auguri di pace, che accompagno con la mia preghiera affinché cessino le guerre, i conflitti e le tante sofferenze provocate sia dalla mano dell’uomo sia da vecchie e nuove epidemie e dagli effetti devastanti delle calamità naturali. Prego in modo particolare perché, rispondendo alla nostra comune vocazione di collaborare con Dio e con tutti gli uomini di buona volontà per la promozione della concordia e della pace nel mondo, sappiamo resistere alla tentazione di comportarci in modo non degno della nostra umanità … ” inizia così il messaggio di Papa Francesco.
Il lungo corteo si è diretto alla Collegiata di S. Maria a Mare e qui gli interventi dei convenuti.
La Pace, ha detto Flavio Lotti, dobbiamo cercarla insieme.
Non possiamo attendere che qualcuno ci dica quello che dobbiamo fare, perché nessuno lo sa. Dobbiamo cercare insieme. Non da soli.
Da soli, cioè da “isolati”, non si risolvono i problemi.
L’individualismo non va bene.
“Cercare insieme” vuol dire accrescere la nostra capacità di ascoltare, dialogare, confrontarci, scambiare, condividere.
“La Pace è sempre possibile, sempre possibile e dobbiamo cercarla” e, ancora, che “la preghiera è alla radice della Pace, fa germogliare la Pace” … ha detto Papa Francesco nell’omelia del 1° gennaio.
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